Cantautore, polistrumentista e produttore, Venerus fonde soul e R&B all’elettronica, sfuggendo alle etichette di genere. In questo primo album, Magica Musica, esplora il suono a 360 gradi in una miscela davvero senza precedenti.
Parafrasando il titolo del tuo album, in cosa è magica la musica?
«La musica è magica perché trasforma il tempo. È tanto superficiale quanto fondamentale nella vita delle persone ed è un’attività dello spirito che eleva la persona».
Quanto ti sei divertito a giocare con le sonorità e ad abbattere, in qualche modo, le etichette?
«Tantissimo. Chiudermi in studio e cercare nuovi modi di fare musica è una delle mie passioni principali. Abbattere le etichette è un manifesto, una mia filosofia di vita».
Che significato attribuisci alla parola “contaminazione”?
«Direi “ricerca”. Per me è fondamentale che il lavoro di un artista sia rilevante. E, perché sia rilevante, è necessario che ci sia una ricerca, che sia d’ispirazione, di studio o di suoni. La contaminazione per me è esattamente questo processo».
Un disco che vanta collaborazioni con Frah Quintale, Calibro 35, Rkomi e Gemitaiz. Con quale criterio hai selezionato gli ospiti?
«A sentimento, pensavo fossero le persone giuste, i compagni di viaggio ideali. Ho sempre scelto i miei partner per amicizia e per cuore. E credo che continuerò a fare così».
Quanto hanno influito nella tua musica Milano e San Siro, il tuo quartiere?
«Credo abbia influito più sulla mia solitudine che sulla musica. Il fatto di essere cresciuto in una realtà periferica è quello che poi mi ha spinto a voler desiderare di viaggiare, andare in Inghilterra, fare altre cose».
