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30. 04. 2024 03:36

Morto Enzo Facciolo, il papà di Diabolik

Nato a Milano, ha illustrato, da solo o con altri, 245 episodi della collana

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È morto Enzo Facciolo, per tutti il papà di Diabolik. Milanese, storico disegnatore, è lui che ha dato il volto al celebre fumetto, che in oltre cinquanta’anni di vita non ha mai cambiato la sua fisionomia rimanendo fedele al tratto voluto dallo stesso Facciolo.

È morto Enzo Facciolo, la fumettistica italiana piange un maestro

Enzo Facciolo è morto all’età di 89 anni. Fin dal 1963 disegnava Diabolik; era l’anno in cui le sorelle Giussani, creatrici del ladro mascherato, gli chiesero di dare un aspetto ai protagonisti delle loro storie, compresi Ginko ed Eva. «Mi sembra inaccettabile che Enzo Facciolo non sia più qui, pronto a parlare di qualsiasi argomento (preferibilmente non di fumetti) come facevamo da più di cinquant’anni. Con il Maestro se ne va una parte della mia vita». Queste le parole utilizzate da Mario Gomboli, direttore di Astorina, casa editrice che mensilmente pubblica il fumetto, per ricordarlo.

Chi era Enzo Facciolo 

Enzo Facciolo era nato a Milano nel 1931. Dopo aver frequentato la Scuola d’arte al Castello Sforzesco, apre il suo studio d’animazione. Viene notato dai fratelli Pagot nel 1954 e, cinque anni dopo, scrive e disegna il suo primo fumetto, “Clint due colpi” per le Edizioni Domai. Nel 1963 viene chiamato dalla casa Editrice Astorina e firma l’episodio numero 10 ‘L’impiccato’. Facciolo, per Diabolik, si ispirò agli occhi e al volto dell’attore Robert Taylor.

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L’addio sul sito ufficiale del fumetto

Sul sito ufficiale del fumetto il commiato di tutti coloro che hanno lavorato a stretto contatto con Enzo Facciolo: «È una giornata di grave lutto per noi: il Maestro Enzo Facciolo ci ha lasciato – si legge – è stato figura fondamentale per la storia di Diabolik, ma oggi vogliamo ricordarlo soprattutto per la sua gentilezza e disponibilità. Chiunque l’abbia conosciuto sa che era uno degli ultimi gentiluomini. Lascia un grande vuoto in tutti noi dell’Astorina. Siamo vicini al dolore della moglie, dei figli e di tutta la famiglia. Addio Enzo».

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