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18. 05. 2024 18:26

Torre Antonini, «parere favorevole» dal Comune per la ricostruzione: cosa manca per l’avvio dei lavori

Passi in avanti per la ricostruzione ma rimangono alcuni nodi da sciogliere, come il capitolo legato alle demolizioni e le relative questioni sulle assicurazioni

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Aggiornamento 14/07/2023 – Un altro passo in avanti. La svolta definitiva che gli ex residenti della Torre Antonini non c’è ancora stata, ma la strada è quella giusta: secondo quanto appreso in esclusiva da Mi-Tomorrow, la Commissione Paesaggistica del Comune di Milano ha dato «parere favorevole» per l’avvio dei lavori sul grattacielo che bruciò il 29 agosto 2021.

Rinasce la Torre Antonini a Milano, come era e come sarà la torre
Rinasce la Torre Antonini a Milano, come era e come sarà la torre

La ripartenza non sarà immediata. Dopo i dubbi sollevati sui risarcimenti, ancora da chiarire e da quantificare, è stato fatto un importante passo avanti per la ricostruzione e per l’avvio, ormai prossimo, dei lavori. Ma rimangono alcuni nodi da sciogliere. Come il capitolo legato alle demolizioni e le relative questioni sulle assicurazioni. La polizza, infatti, è molto bassa e su questa voce al momento la differenza è in carico alle famiglie. Un problema in più per gli ex residenti della Torre Antonini. In attesa della svolta definitiva.

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5/05/2023 – Nessun risarcimento dei danni per i condomini della Torre Antonini, il grattacielo milanese andato a fuoco il 29 agosto 2021. O meglio, per ora, visto che è in corso un processo che vede coinvolti a vario titolo diciotto imputati e la parola fine attorno a questa vicenda è ancora lontana da venire. Le news uscite recentemente sulle pagine del Corriere della Sera, che parlavano di un fondo di garanzia di sedici milioni di euro messo in anticipo sul piatto dai costruttori della Torre dei Moro, appaiono inesatte. Soldi che servirebbero per garantire un introito ai condomini di via Antonini 32/34 come risarcimento danni: «La situazione è decisamente differente – precisa Mirko Berti, il portavoce del Comitato Rinascita Antonini 32 non esiste un fondo di garanzia per i residenti, non c’è niente di immediatamente esigibile, il vaso è vuoto. CLè una fideiussione, vero, che è di dieci milioni di euro per Reale Mutua e di sei milioni per il condominio. E di questi tre per i condomini, ossia ventimila euro a testa. Questa fideiussione, garantita da un istituto bancario di Roma, potrebbe venire escussa solo dopo la sentenza di condanna dei Moro, salvo che gli stessi non richiedano una sospensiva». 

Torre dei Moro, palazzo bruciato a milano
Milano. Palazzo Torre del Moro raccolta detriti del palazzo bruciato in Via Antonini VIgili del Fuoco ed Amsa in Azione (Milano – 2021-08-30, Carlo Cozzoli)

Torre Antonini, la fideiussione della discordia: soldi che non sono a disposizione dei condomini

Il quadro, dunque, è assai complessa: «Anche se la famiglia Moro, che ha costruito la torre ed è uno dei diciotto imputati a processo, verrà condannata nel primo grado di giudizio dal tribunale, non è automatico che i soldi arriveranno – precisa ancora Mirko Berti – potrebbero chiedere una sospensiva in attesa del secondo grado di giudizio e del terzo, visto che l’ordinamento giuridico italiano lo prevede. Dunque non c’è nulla di certo e concreto al momento».

Torre Antonini
Torre Antonini

Torre Antonini, come è avvenuto il dissequestro dei beni della famiglia Moro

In un primo momento il tribunale aveva previsto il sequestro dei beni della famiglia Moro, in quanto alcuni movimenti avevano fatto intuire e pensare che gli stessi stessero distraendo dei loro beni. Con la fideiussione il sequestro andrà a decadere. Ma come si è arrivati a questa situazione? «In questi mesi i Moro hanno cercato proporre un accordo, sia a Reale Mutua che al condominio – precisa ancora Mirko Berti, che prosegue – per sbloccare il sequestro, eseguito dal tribunale su proposta proprio del condomino. Condominio che, in assemblea, ha poi votato sì al dissequestro. E  questo è stato possibile in quanto all’interno del condominio c’è un soggetto, un negozio al piano terreno, di una società petrolifera, che ha interessi divergenti rispetto a quello dei condomini. Noi cerchiamo di poter entrare in una casa sistemata, messa a posto, con nuove normative antincendio rispettate e un percorso chiaro; loro, invece, cercano di rientrare il prima possibile perché gli manca l’introito dell’affitto dell’immobile. Questo soggetto ha un ruolo molto importante in assemblea, perché detiene una quota di millesimi molto alta in grado di influenzare le decisioni di tutti condomini ed è quello che è accaduto».

Torre dei Moro, il render del progetto definitivo
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Torre Antonini, come procedono i lavori di ristrutturazione

Intanto stanno terminando proprio in questi giorni i lavori di sgombero degli appartamenti. Poi ci sarà la ricognizione degli impianti e, se tutto andrà come deve andare, verrà presentato il progetto in commissione paesaggistica e ad ottobre potrebbero essere tirati su i primi ponteggi. Sempre che la burocrazia dia una mano alle oltre ottanta famiglie che ancora aspettano una casa.

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