Buone notizie per le studentesse dell’Università Statale di Milano che potranno usufruire degli assorbenti gratis. Il consiglio d’amministrazione ha approvato all’unanimità una specifica mozione per l’erogazione gratuita del materiale igienico-sanitario (tra cui gli assorbenti) a favore di studenti e personale universitario. Un ultimo grande passo dopo i distributori di assorbenti a 20 centesimi l’uno.
Università Statale di Milano, dichiarazioni
Flavia Faccini, rappresentante degli studenti in Cda per la lista Studenti Indipendenti Statale-Link, si è detta soddisfatta: «Si tratta di una grande vittoria per la comunità studentesca e per l’ateneo». Tutto era partito con una richiesta supportata da tutta la comunità studentesca, con centinaia di firme raccolte nell’ultimo mese.
Università Statale di Milano e assorbenti
L’importanza della gratuità degli assorbenti era stata sottolineata anche il 7 marzo con una vera e propria azione dimostrativa: nel cortile dell’ateneo era stato installato un finto assorbente gigante. I manifestanti avevano esposto cartelli come “siamo incazzate ma non abbiamo il ciclo” e “una donna spende 500 euro all’anno per assorbenti, pillole e antidolorifici”.
Non solo Università Statale di Milano
Grazie al progetto “Tampon Box”, ogni bagno del Liceo Parini ha la sua scatola di assorbenti, rifornita grazie alla collaborazione con la Coop. A ideare l’iniziativa è stato il collettivo Rebelde che ha poi trovato l’appoggio della presidenza e della rappresentanza studentesca.
«Abbiamo deciso di far partire questo progetto per dare la possibilità a chiunque ne avesse bisogno di accedere agli assorbenti gratuitamente – hanno fatto sapere dal collettivo -. Crediamo che sia importante che gli assorbenti siano gratuiti perché ad oggi sono tassati con un’Iva maggiore del 4%, e quindi non sono considerati dei beni di prima necessità. Speriamo che quest’iniziativa possa durare a lungo e speriamo che il nostro diventi un esempio per le altre scuole, fino a quando si arriverà ad avere degli assorbenti veramente accessibili».