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29. 04. 2024 20:28

Milano, spesa record per i centri di accoglienza: 22 milioni di euro per migranti e clochard

L'iniziativa si traduce in una serie di interventi di ristrutturazione e potenziamento che mirano a migliorare significativamente le condizioni di vita delle persone accolte

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Il Comune di Milano ha annunciato una spesa record per i centri di accoglienza: 22 milioni di euro per il miglioramento e la ristrutturazione di dieci strutture dedicate all’accoglienza e al welfare cittadino. Un salto di qualità finanziario che si distacca nettamente dai 700 mila euro investiti negli ultimi cinque anni, evidenziando una decisa svolta nella politica di sostegno alle fasce più vulnerabili della popolazione, tra cui migranti, senzatetto e anziani oltre i 65 anni.

Bagni pubblici
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Milano, spesa record per i centri di accoglienza: interventi migliorativi per le strutture

Sotto la guida dell’assessore al Welfare, Lamberto Bertolè, l’amministrazione punta a trasformare l’approccio di assistenza da emergenziale a strutturale, enfatizzando l’importanza della dignità e della qualità degli spazi di accoglienza. L’iniziativa della spesa record per i centri di accoglienza, si traduce in una serie di interventi di ristrutturazione e potenziamento che mirano a migliorare significativamente le condizioni di vita delle persone accolte.

Milano, spesa record per i centri di accoglienza: tra i progetti le docce pubbliche, Casa Jannacci e il centro in via Sammartini

Tra i progetti in evidenza, la ristrutturazione delle docce pubbliche di via Pucci, con un investimento di 400mila euro, e il restyling di Casa Jannacci in viale Ortles, la maggiore struttura di accoglienza di Milano, con un budget di 4,1 milioni di euro. Inoltre, è prevista la riqualificazione del centro in via Sammartini, destinato ad accogliere profughi ucraini e ad essere trasformato nel centro WeMi inclusione.

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Milano, spesa record per i centri di accoglienza: 4 milioni per gli appartamenti housing first

Incluso nella spesa record per i centri di accoglienza, c’è da registrare un significativo finanziamento di 4 milioni di euro è stato inoltre stanziato per lo sviluppo di servizi e appartamenti secondo il modello housing first, destinati a famiglie in difficoltà e a senzatetto che non accettano l’accoglienza tradizionale. Questo approccio innovativo vede l’uso di immobili comunali in diverse vie della città.

In parallelo, sono previsti interventi di adeguamento alle normative di sicurezza e antincendio in vari edifici, tra cui lo stabile di via Aldini, con un investimento aggiuntivo di 1,5 milioni di euro. La pianificazione comprende anche la riqualificazione dei Centri anziani e dei Centri per minori stranieri non accompagnati, con l’obiettivo di adeguarli alle più recenti normative di sicurezza e migliorarne l’efficienza e l’accoglienza.

Milano in linea con i migliori standard europei di inclusione

L’assessore Bertolè ha sottolineato l’importanza di questi investimenti, che non solo testimoniano l’impegno del Comune nel migliorare le condizioni di vita dei suoi cittadini più vulnerabili, ma segnano anche un passaggio strategico da un approccio emergenziale a uno strutturale, in linea con i migliori standard europei di inclusione e assistenza sociale.

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