19.1 C
Milano
29. 04. 2024 21:25

Riccardo Chailly, i primi 70 anni del direttore musicale (milanese) del teatro alla Scala

La sua carriera è cominciata prestissimo: basti pensare che all'età di vent'anni era già assistente del leggendario Claudio Abbado proprio al Teatro alla Scala di Milano

Più letti

Giornata di festa alla Scala che oggi celebra i 70 anni del suo direttore musicale, Riccardo Chailly. Milanese di nascita, si tratta di un personaggio ormai celebre in città, a maggior ragione dal 2015 quando appunto ha assunto questo ruolo nel prestigioso in uno dei teatri d’opera più famosi del mondo, eccellenza meneghina riconosciuta a livello planetario.

 

Riccardo Chailly, la vita

Nato appunto a Milano il 20 febbraio 1053, Riccardo ha sempre respirato musica, col padre che era il compositore Luciano Chailly, la sorella l’arpista e compositrice Cecilia Chailly, ma anche con le mogli, la violinista argentina Anahi Carfi prima e successivamente Gabriella Terragni. Ha una figlia di nome Luana.

Le tre parole di oggi? Scoprile in newsletter!

prima teatro alla scala

Riccardo Chailly, carriera

La sua carriera è cominciata prestissimo: basti pensare che all’età di vent’anni era già assistente del leggendario Claudio Abbado proprio al Teatro alla Scala di Milano. Nel 1974 ha esordisto come direttore d’orchestra con Madama Butterfly a Chicago. Nel 1977 ha diretto la ripresa nel Teatro Regio di Parma di Simon Boccanegra di Giuseppe Verdi con Leo Nucci. Alla Scala invece ha esordito come direttore d’orchestra nel 1978 nella ripresa dei Masnadieri.

In carriera ha diretto nei più prestigiosi teatri lirici del mondo, quali: Staatsoper di Vienna, Metropolitan Opera di New York, the Royal Opera House di Londra, Covent Garden di Londra, al Festival di Salisburgo, all’Opera di Zurigo e al Bavarian State Opera di Monaco di Baviera. Fino al ritorno a casa.

La Scala di Riccardo Chailly

Con l’inusuale sfondo rosso del sipario tagliafuoco calato, anziché la cassa armonica in legno che i tecnici in sciopero non hanno montato, la Filarmonica della Scala ha inaugurato a fine gennaio la sua quarantunesima stagione con un concerto dal programma popolare ma impegnativo diretto da Lahav Shani, il più giovane direttore principale che la Rotterdam Philharmonic Orchestra abbia mai scelto, con la pianista Beatrice Rana.

Con le luci sul leggio e suonando sopra la buca (sempre per lo sciopero) il concerto è iniziato con la Rapsodia su un tema di Paganini per pianoforte e orchestra, una delle composizioni più eseguite di Rachmaninov, richiede un particolare virtuosismo da parte del solista eseguita da una Beatrice Rana matura, che ha così festeggiato i suoi trent’anni appena compiuti (il 22 gennaio), rubando la scena.

In breve

FantaMunicipio #27: quanto ci fa bene l’associazionismo cittadino

Pranzi, musica, poesia, arte, intrattenimento, questionari, flash mob e murales: tutto all'insegna dell'associazionismo cittadino e delle comunità che popolano...