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29. 04. 2024 11:47

Acqua contaminata, l’analisi dopo l’allarme di Greenpeace: «Pfas nei limiti a Milano»

Enrico Fedrighini, consigliere comunale, ha subito approfondito la questione

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L’indagine di Greenpeace sull’acqua contaminata, secondo cui un campione su tre prelevato dall’acquedotto di Milano è risultato contaminato dai Pfas (inquinanti chimici eterni) ha fatto il giro del web, allarmando i cittadini. Enrico Fedrighini, consigliere comunale, ha però subito approfondito la questione, fornendo un quadro dettagliato.

Acqua contaminata, le parole di Fedrighini

«Appena ricevuta la denuncia di Greenpeace sull’acqua potabile contaminata da PFAS in alcune regioni del Nord Italia fra cui la Lombardia, ho contattato i responsabili del Servizio Idrico di MM per avere un primo aggiornamento sulla situazione, per comunicarla ai cittadini».

«Nota di premessa: le sostanze alchiliche perfluorurate e polifluorurate (PFAS) sono sostanze chimiche artificiali ampiamente utilizzate dagli anni Cinquanta del secolo scorso, che nel corso del tempo si accumulano negli esseri umani e nell’ambiente. Sono note come sostanze chimiche permanenti, in quanto sono estremamente persistenti nel nostro ambiente e organismo e possono avere effetti negativi sulla salute come danni al fegato, malattie della tiroide, obesità, problemi di fertilità e cancro».

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«I PFAS vengono impiegati per la produzione di: impermeabilizzanti per tessuti, tappeti, pelli, insetticidi, schiume antincendio, vernici; rivestimenti dei contenitori per il cibo (rivestimento antiaderente delle pentole da cucina); cera per pavimenti e detersivi».

«In ambito UE, nel marzo 2023 una Direttiva UE ha definito per la prima volta limiti restrittivi per la presenza di PFAS nell’acqua potabile: 0,1 microgrammi/litro Contemporaneamente, l’Agenzia europea per le sostanze chimiche (ECHA) ha avviato, su proposta di cinque Paesi membri (Danimarca, Germania, Norvegia, Paesi Bassi e Svezia) la procedura per vietare l’impiego dei PFAS in tutti i Paesi dell’Unione Europea a partire dal 2026».

spreco di acqua, Acqua contaminata

Acqua contaminata, la situazione a Milano

«Nonostante l’UE abbia definito limiti restrittivi solo nel marzo 2023, già dal 2021 MM e ATS monitorano anche i PFAS su tutti i punti di captazione della rete di acqua potabile.
Nei monitoraggi effettuati, tutti campioni dimostrano che i PFAS o sono al di sotto dei limiti di rilevabilità strumentale, o sono ampiamente al di sotto dei nuovi limiti introdotti dalla normativa europea (peraltro non ancora vigenti)».

Acqua contaminata, i numeri

«Per quanto riguarda i dati analitici: a fronte di un limite di 0,1 microgrammi/litro introdotto dalla nuova normativa europea, i campioni analizzati su Milano città dal 2021 ad oggi, o sono al di sotto di 0,01 microgrammi/litro (la maggior parte) o sono comunque ampiamente al di sotto del limite (la concentrazione massima rilevata in due anni è pari a 0,02 microgrammi/litro, quindi ben un ordine di grandezza inferiore al limite)».

«Che ci siano tracce nella prima falda causate da varie situazioni (peraltro provenienti da fuori Milano) non significa che le acque potabili (prelevate dalla seconda e terza falda) siano contaminate. Ciò non toglie che MM e ATS facciano bene a tenere costantemente monitorata la situazione», ha concluso Fedrighini sul caso dell’acqua contaminata.

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