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26. 04. 2024 02:25

Covid, un nuovo studio mette in evidenza le differenze tra i gruppi sanguigni dei pazienti

Il segreto della gravità è nel sangue?

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Perché il Covid-19 colpisce alcuni soggetti in misura più grave rispetto ad altri? A questa domanda lavorano da mesi gli scienziati di tutto il mondo, ma una parziale risposta potrebbe arrivare da due studi internazionali che trovano conferma in una ricerca alla quale ha partecipato l’Università Bicocca di Milano. Secondo i risultati, la differenza fra i diversi pazienti potrebbe dipendere dal loro gruppo sanguigno.

Un nuovo studio mette in evidenza le differenze tra i gruppi sanguigni

Il gruppo 0, per esempio, sembrerebbe agire come una sorta di scudo protettivo contro l’infezione, mentre al contrario le persone con il gruppo A e AB sarebbero più suscettibili al Covid-19 e svilupperebbero una forma più grave della malattia.

L’associazione tra i diversi gruppi sanguigni e il rischio di sviluppare una malattia grave era già stata evidenziata da studi precedenti. A marzo scorso, per esempio, i risultati preliminari di uno studio svolto in Cina mostravano che le persone con un gruppo sanguigno A sviluppavano una malattia più grave, mentre quelle con il gruppo 0 riportavano sintomi dell’infezione più lievi.

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Questi dati hanno trovato conferma a giugno in una ricerca internazionale, che ha coinvolto anche l’ateneo milanese. Sulle pagine della rivista New England Journal of Medicine è stato provato un forte legame tra i gruppi sanguigni e la tendenza ad avere una forma di Covid-19 più severa. In particolare, i risultati hanno mostrato che il gruppo A è associato a un rischio più elevato di sviluppare l’infezione in forma grave, mentre il gruppo 0 il più basso.

Nuove ricerche

I due nuovi studi non fanno che confermare ancora una volta queste tesi. Nel primo, i ricercatori della University of Southern Denmark hanno messo a confronto i dati provenienti dal registro sanitario danese di oltre 47mila persone positive con i dati di circa due milioni di persone della popolazione generale. Grazie a questi numeri il team ha notato che tra i positivi c’erano meno persone con gruppo sanguigno 0 e più persone con i gruppi A, B e AB, evidenziando quindi una maggior suscettibilità al coronavirus per questi ultimi gruppi sanguigni.

Nel secondo studio, invece, è emerso che i pazienti con gruppi sanguigni A o AB corrono un maggior rischio di sviluppare una forma di Covid-19 più grave, rispetto ai pazienti con i gruppi sanguigni 0 o B. Per capirlo, i ricercatori della University of British Columbia hanno passato in rassegna i dati di 95 pazienti gravi ricoverati in un ospedale di Vancouver, scoprendo che quelli con gruppi sanguigni A o AB necessitavano con maggior frequenza della ventilazione meccanica, per danni polmonari, e della dialisi, per insufficienza renale.

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