È un debutto al Festival di Sanremo meritatissimo quello di Lazza, che nel 2022 è stato incoronato dalla FIMI l’artista con più titoli venduti. Merito dell’album Sirio, mentre Cenere – il brano sanremese – porta la firma dello stesso Lazza e di Davide Petrella. La produzione è di Dardust e la musica di Lazzarini, Petrella e Dario Faini.
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«Ciao, sono Lazza e questa è la mia #MilanoSanremo»
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— Mi-Tomorrow (@MiTomorrow) February 11, 2023
Dopo il successo di vendite dell’ultimo album Lazza sbarca al Festival, aspettando il Forum già sold-out
Cosa rappresenta per te questo Sanremo?
«Sanremo è diverso da quello che ho sempre fatto, è un palco importantissimo e per questo voglio cercare di mostrarmi al meglio delle mie possibilità. Ho letto diverse recensioni positive di chi ha avuto modo di ascoltare il pezzo, e questo mi sprona a cercare di confermare le aspettative anche sul palco. Non sento particolarmente la competizione: penso di essere in competizione con me stesso e non con gli altri che saranno al Festival, perché ogni artista è unico. Non c’è nessuno che fa quello che faccio io, ma non c’è nessuno che fa quello che fa qualsiasi mio collega».
Di cosa parla Cenere?
«È una canzone di “disamore”. Tratta un amore tormentato, ma con una speranza di miglioramento. Con questo brano mi piacerebbe che al pubblico arrivasse prima la musica che l’immagine, che le persone chiudessero gli occhi e aprissero le orecchie per poter apprezzare la mia canzone. La ristampa del mio album Sirio contiene dei brani in versione piano, voce e archi e ho avuto il piacere di lavorare con dei musicisti pazzeschi. Quando ho fatto le prove con l’orchestra del Festival e ho sentito per la prima volta l’arrangiamento realizzato per Cenere mi sono davvero emozionato».
Come cover hai scelto La Fine di Nesli.
«Da un lato Emma e dall’altro Laura Marzadori: uno dei motivi per cui ho fatto questa scelta è perché, provenendo da un genere musicale che è tipicamente molto maschile, mi piaceva il fatto di poter coinvolgere due donne in questo progetto. Entrambe rappresentano due parti fondamentali di me: Emma per come si approccia alla musica ha un’attitudine molto hip hop, nonostante non sia il suo genere, e avere poi con me il primo violino della Scala di Milano, che un po’ rappresenta le mie basi, i miei studi di musica classica, è un onore immenso. Con Emma ho un bellissimo rapporto da anni: la stimo molto come persone e come artista e sono contento che possiamo fare questa esperienza insieme».
Come ti spieghi il successo di Sirio?
«Secondo me ha avuto successo quest’anno perché è un album più personale e meno materialista. Le persone che lo ascoltano possono rivedersi in determinate situazioni e anche il tipo di comunicazione realizzata ha contribuito ad avvicinarmi alla gente: l’annuncio del disco fatto in Darsena, seguito dall’annuncio di un featuring andando in giro per Milano, fuori dalle scuole, sono stati degli episodi che mi hanno permesso di entrare di più in contatto con chi ascolta la mia musica».
E il tour? Ora c’è anche l’Ippodromo…
«Abbiamo deciso di annunciare le date nei palazzetti prima di Sanremo ed è già andato tutto sold-out, non potevo chiedere di meglio, per me è già un grande traguardo. Il bello è che io ero ottimista ed ero convinto che una volta partita la vendita dei biglietti per la prima data di Assago sarebbe andata sold-out in una settimana, invece abbiamo riempito il palazzetto in 40 minuti e la seconda e la terza data sono andate tutto esaurito in ancora meno tempo. In un periodo in cui i dischi hanno una vita brevissima, sono molto contento che le persone vogliano ancora ascoltare live un album che hanno già sentito».
A MILANO
Sabato 22, sabato 29 e domenica 30 aprile Mediolanum Forum
Via G. di Vittorio 6, Assago (Mi)
Biglietti: sold-out presso i canali ufficiali di vendita
Venerdì 8 settembre Ippodromo Snai San Siro
Piazzale dello Sport, 16
Biglietti su ticketone.it
