Mentre il mondo dei motori celebra la conferma del Gran Premio di Monza nel calendario di Formula 1 2025, un velo di incertezza avvolge il futuro di questo storico evento oltre la prossima stagione. La questione non è solo sportiva ma anche infrastrutturale e finanziaria, visto che il rinomato circuito lombardo potrebbe essere costretto a dire addio alla Formula 1, a meno che non vengano effettuati significativi aggiornamenti.
Autodromo di Monza, investimenti cruciali per la permanenza nel calendario di Formula 1 2025 e oltre
L’Autodromo Nazionale di Monza, che ha ospitato le gesta di innumerevoli leggende del motorsport, è al centro di un ambizioso progetto di rinnovamento per rispettare gli standard richiesti da Liberty Media, la proprietaria della Formula 1. Gli interventi già avviati, che includono l’allargamento dei sottopassi esistenti e la creazione di uno nuovo, mirano a migliorare sia la sicurezza che la funzionalità del circuito. Si prevede inoltre il rifacimento della pista con materiali sostenibili e la separazione del traffico pedonale da quello veicolare nei sottopassi per una maggiore sicurezza.
La spesa prevista per questi lavori è di 22 milioni di euro, un investimento notevole che dovrebbe concludersi a giugno. Tuttavia, questi interventi potrebbero non essere sufficienti. Per garantire la continuità del Gran Premio di Italia, saranno necessari ulteriori lavori come la copertura dei box per il paddock club e la costruzione di tre nuove tribune dotate di tutti i comfort moderni.
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— Formula 1 (@F1) April 12, 2024
La burocrazia come ostacolo
Oltre agli ostacoli finanziari, Monza deve anche navigare attraverso la complessa burocrazia italiana. Il contratto di concessione dell’autodromo all’Automobile Club d’Italia scadrà nel 2028 e il rinnovo potrebbe essere complicato da ritardi e intoppi amministrativi tipici del contesto locale.
Quale futuro per il Gran Premio di Formula 1 di Monza? Implicazioni economiche e culturali
L’importanza di mantenere il Gran Premio a Monza va oltre il mero aspetto sportivo. Secondo le stime, l’evento genera un impatto economico diretto di 143 milioni di euro sulla regione, con un valore totale stimato di 473 milioni di euro. La perdita di questo evento sarebbe un duro colpo non solo per l’economia locale ma anche per il patrimonio culturale sportivo italiano.
Una visione per il futuro
Le autorità locali e nazionali, inclusi il presidente della Lombardia e il sindaco di Monza, sono fermamente intenzionati a mantenere il Gran Premio nella loro città. Anche il ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, ha espresso il suo impegno a supportare l’evento, sottolineando come la modernizzazione del circuito sia fondamentale per l’integrazione tra passione sportiva e sviluppo sostenibile.
Il governo italiano ha dimostrato di riconoscere l’importanza di Monza per il mondo della Formula 1 e per l’Italia stessa, promettendo sostegni e interventi mirati. Tuttavia, sarà cruciale che questi sforzi si traducano in azioni concrete per assicurare che Monza non solo mantenga il suo posto nel calendario di Formula 1 2025 e oltre ma anche che possa continuare a essere un simbolo di eccellenza nel motorsport globale.
Con la conferma per il 2025, i tifosi possono ancora godere della magia di Monza, ma il futuro rimane tutto da scrivere. Sarà fondamentale che tutti gli attori coinvolti collaborino per garantire che il leggendario “Tempio della Velocità” possa continuare a ospitare il circo della Formula 1 negli anni a venire.
“Monza è l’autodromo che paga meno in Europa, molto ma molto meno se paragoniamo la spesa a quella di certe nazioni in giro per il mondo. Sappiamo che alla scadenza del contratto attuale nel 2025 dovremo adeguare il contratto”, ha ammesso il presidente Sticchi. “Abbiamo il passato, ma non ci basta. Dobbiamo metterci in regola per il futuro”. Il calendario di Formula 1 2025 è stato stilato, ma si guarda già a dopo.
