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06. 05. 2024 10:25

Inter-Juventus, l’ora della verità

Non decisiva, senz’altro indicativa: Inter-Juve vale già una buona fetta di scudetto

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Il centro della scena è di nuovo San Siro per Inter-Juventus. Una battaglia tra mille altre che vale una fetta di scudetto, non decisiva, ma sostanziosa. Ci saranno altre quindici partite di campionato, dopo il derby d’Italia, per i nerazzurri saranno sedici visto il recupero con l’Atalanta a fine mese in un turbinio di appuntamenti che coinvolgeranno la squadra di Inzaghi.

Inter-Juventus da spettacolo a San Siro

Il derby d’Italia arriva con l’Inter avanti di un punto e indietro di una partita, in un periodo nel quale le sfidanti hanno la settimana piena per potersi preparare. Una volta tornata la Champions, il 20 febbraio, per i nerazzurri non sarà più così. Ma almeno quella parte di tricolore in ballo nella gara di domenica alle 20.45 si giocherà con i giocatori senza acido lattico in eccesso, senza i ragionamenti sul turnover. Saranno in campo i migliori, da una parte e dall’altra.

Le due difese meno battute della Serie A (10 reti i padroni di casa e 13 gli ospiti), poggiate su due esperti portieri come Sommer e Szczesny. Il centrocampo tutto palleggio dei nerazzurri contro la fisicità di McKennie, Locatelli, Rabiot e Kostic. L’attacco più prolifico (i 50 gol dell’Inter) contro un reparto che è tornato in gran forma grazie a Vlahovic e Yildiz, con Chiesa in panchina ma non lo squalificato Milik. Saranno a disposizione, dopo un turno di stop deciso dal giudice sportivo, Barella e Calhanoglu. Così come ci saranno Acerbi e Dimarco, risparmiati a Firenze ma avviati verso una maglia dal 1′ senza grandi dubbi (fuori De Vrij e Carlos Augusto).

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Inter-Juventus, il fattore stadio

Il sold-out non è più un’eccezione a San Siro. Al contrario, è la normalità da qualche stagione a questa parte. La particolarità negli eventi come il derby d’Italia è che alla soglia degli “zero biglietti disponibili” ci si arriva con impressionante facilità. Gli spalti saranno pieni, nonostante i prezzi: 79 euro un terzo anello rosso, tariffa ridotta per gli abbonati. Nessuno vuole perdersi lo spettacolo e non è raro che sulle tribune si mischino tifosi della Signora, numerosi in Lombardia, sebbene in ovvia inferiorità. Sarà ancora vuoto il seggiolino tenuto libero per il presidente Steven Zhang, sulla cui data di rientro in Italia non ci sono novità.

Inter-Juventus, le sfide nelle sfide

Sarà anche il confronto tra due allenatori dagli stili di gioco molto differenti. L’Inter vince spesso con punteggi ampi, sebbene contro Napoli e Fiorentina abbia chiuso avanti di una rete soltanto. La Juventus ha fatto ricorso alla forza della retroguardia dopo aver sbloccato il risultato, tenendo fede al “corto muso” ispirato in una celebre conferenza stampa proprio da Allegri. All’andata, a Torino, fu l’Inter ad adattarsi alla poca spettacolarità dei bianconeri, avanti con Vlahovic e ripresi da Martinez.

Un’altra sfida nella sfida, tra due centravanti determinanti. Uno più continuo finora, l’argentino, arrivato a 22 reti stagionali, mai un cedimento dall’inizio del percorso. L’altro, il serbo, a 12 centri tutti in A con un importante crescendo recente, sebbene l’ultima firma non sia bastata per superare l’Empoli allo Stadium.

Inter-Juventus, gli ultimi precedenti

Al di là della sfida d’andata, i confronti recenti tra Inter e Juventus hanno avuto fortune alterne. Inzaghi ha ottimi ricordi delle finali, nel 2022 ne ha vinta una in Supercoppa Italiana e una in Coppa Italia battendo la Signora. Al Meazza in campionato, tre confronti in cui una volta ciascuno sono usciti tutti i segni della schedina, in ultimo l’1 favorevole all’Inter grazie a Federico Dimarco.

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