Il rapper Ganoona sorprende con le sue sonorità black, latin e hip-hop tutte italo-messicane: presenterà il suo ultimo singolo Cucurucucù in anteprima domani (alle 19.30) a Mare Culturale Urbano, con ingresso libero.
Ganoona in radio con Cucurucucù
Milano e Messico. C’è qualche parallelismo che lega queste due realtà apparentemente così distanti?
«La maggior parte della mia famiglia vive in Messico e a volte percepisco queste due realtà come pianeti a sé, il mio modo di conciliarli è metterli in musica. Non esiste una vera e propria comunità italo-messicana a Milano, città in cui sono nato e cresciuto, ma molte sono le persone che convivono con contraddizioni simili alle mie. Tuttavia è la città italiana più vicina al resto del mondo, “is the place to be”».
Dove hai passato la quarantena?
«Nella periferia sud ovest della città, zona in cui sono cresciuto. Da queste parti la quarantena è stata un po’ diversa rispetto al centro città, meno controlli, parchi che venivano chiusi e riaperti dalla gente dopo poche ore».
Domani sarà il primo concerto post-Covid.
«Sarà come una boccata d’ossigeno. In questi mesi ho tenuto diversi live in diretta streaming, ormai era alienante. Tornare sul palco sarà come riabbracciare una persona che amo, in aeroporto, dopo mesi che non la vedo».