Uno studio pubblicato sulla rivista “Science” rivela quanto il distanziamento sociale sia stato efficace per arginare i contagi da Covid-19 in Cina.
Il gruppo di ricerca. L’analisi scientifica è stata portata avanti dall’Università Fudan di Shangai, la quale si è affidata ad un gruppo di ricerca internazionale a cui hanno preso parte anche gli italiani Alessandro Vespignani della Northestern University di Boston e Marco Ajelli della Fondazione Bruno Kessler.
La ricerca ha evidenziato come i contatti quotidiani degli abitanti di Wuhan e Shangai – le due città prese in esame – siano drasticamente calati con l’imposizione del lockdown: le persone incontrate giornalmente sono state al massimo due e nella maggior parte dei casi si trattava di soggetti all’interno dello spazio domestico.
Partendo da questi dati, e tracciando conseguentemente i contatti, si è potuto costruire un modello matematico in grado di descrivere le dinamiche di trasmissione del coronavirus. I risultati ottenuti dimostrano come le misure di distanziamento sociale abbiano influito positivamente sulla limitazione del contagio. Da quanto emerso quindi, l’isolamento domiciliare sembrerebbe essere al momento l’arma migliore per contenere la pandemia.