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30. 04. 2024 08:43

Stadera, intitolata al beato Carlo Acutis la Casa dello Studente di proprietà di Aler Milano

Il taglio del nastro è avvenuto alla presenza del presidente della Regione Lombardia

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È stata intitolata al beato Carlo Acutis la ‘Casa dello Studente’ di proprietà di Aler Milano realizzata in via Berrilli, nel cuore del quartiere Stadera. Il taglio del nastro è avvenuto alla presenza del presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana; della mamma di Carlo Acutis, Antonia Salzano Acutis; dell’Arcivescovo di Milano Mons. Mario Delpini; del prefetto di Milano, Renato Saccone, oltre al presidente e al direttore generale di Aler Milano Angelo Sala e Domenico Ippolito.

Stadera, la Casa dello Studente

Lo Studentato di via Barrili a Milano, dove soggiornano circa 110 giovani universitari di 30 nazionalità, sorge in un quartiere che è in fase di riscatto e di rigenerazione urbana. Strutture come queste aiutano a riqualificare quartieri e aree degradate o abbandonate per riappropriarsi degli spazi e migliorare la vita dei suoi abitanti. Questo progetto ben si sposa con la figura beato Carlo Acutis, un giovane sempre dalla parte dei più bisognosi.

Beato Carlo Acutis
Beato Carlo Acutis

Stadera, le parole di Fontana

«Carlo – ha detto Fontana – è un ragazzo che ha saputo dare un senso al suo spirito religioso e che ha saputo aiutare tanti ragazzi. Esempi come questo devono essere guardati con attenzione e interesse da parte di tutti. Oltretutto la riqualificazione di questo quartiere è un bell’esempio di come devono avvenire gli interventi di rigenerazione urbana evitando dunque gli errori del passato che hanno portato a zone ghetto. Dobbiamo pensare sempre più a un mix abitativo per creare le condizioni migliori per una proficua convivenza».

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Stadera, la situazione

In via Barrilli ‘convivono’ uno studentato e una Rsa. «Mettere insieme categorie di donne e uomini – ha aggiunto Fontana – che possono vivere serenamente insieme. Sono iniziative che vanno nella direzione di creare città a misura di tutti indipendentemente dall’estrazione sociale. Per questo, come Regione, stiamo lavorando tanto per moltiplicate iniziative di questo tipo».

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