19.1 C
Milano
29. 04. 2024 22:15

Fiorisce Orticola 2023, l’intelligenza delle piante: «Possiamo aiutare i nostri giardini»

Fino a domenica ai giardini Indro Montanelli torna la Mostra Mercato Botanica. Torna anche FuoriOrticola supportato da 26 tra musei, orti, ville e giardini con 39 negozi allestiti in città

Più letti

Parte quest’anno dall’intelligenza dei fiori il consueto viaggio di Orticola nel mondo della natura. La Mostra Mercato Botanica di fiori, piante e frutti insoliti, rari e antichi prende vita quest’anno a Milano fino al 14 maggio, con una partecipazione sempre più attiva di vivaisti ed espositori. Il focus di Orticola 2023 invita a visitare la manifestazione cogliendo la natura “viva” di ciascuna pianta, dei suoi comportamenti fatti di strategie, tecniche, modalità di nutrimento. Le piante e i fiori non sono solo ornamenti, ma custodiscono al loro interno l’intelligenza che aiuterà tutti noi a capire meglio questo mondo e ad avere più rispetto per la natura.

«Soffermiamoci un istante sul loro umile lavoro, scopriamo molte tracce di un’intelligenza avveduta e vivace, … nel seme, nel fiore, nell’intera pianta, gambi, foglie, radici». L’affermazione del Premio Nobel Maurice Maeterlinck tratta dal suo libro L’intelligenza dei fiori ha indubbiamente ispirato il tema di Orticola 2023. Che le piante e i fiori siano intelligenti e capaci di crescere è presto dimostrato, molti sono gli esempi
di una “natura viva”, come la salvia sclarea che si è evoluta in modo da evitare
l’autoimpollinazione, oppure scoprire che i tentacoli appiccicosi di una drosera servono a intrappolare gli insetti.

Oltre lo sguardo verso queste meraviglie della natura a Orticola 2023 si potrà utilizzare in modo diverso anche l’orecchio, per conoscere curiosità e caratteristiche delle piante grazie al QRCode La voce di Orticola, presente nei viali della mostra-mercato. Tornano poi per il secondo anno anche i Dialoghi in giardino, una serie di incontri su tematiche legate all’ambiente, al paesaggio, al giardinaggio, alle intelligenze vegetali.

Le tre parole di oggi? Scoprile in newsletter!

La mostra fotografica Amati Fiori 2023 di Mario Carrieri alle Gallerie d’Italia apre il FuoriOrticola di quest’anno, che prevede una serie di eventi diffusi nei luoghi più carismatici della città. Quest’anno verranno coinvolti 26 tra musei, orti, ville e giardini, 39 negozi allestiti da 27 floral designers. L’acquisto dei biglietti per Orticola 2023 è online
sul sito orticola.org e su midaticket.it.

Orticola, i nuovi vivaisti

Kokedama
Kokedama

Segnaliamo l’Azienda Agricola Davide Bacci, specializzata nella coltivazione di fiori eduli ed erbe aromatiche, officinali e alimurgiche. La Rosa del Borghetto, specializzato nella coltivazione di oltre 400 diverse varietà di rose antiche e moderne. Di ispirazione simile il vivaio Gardenesque Giardini Eclettici che propone una scelta di piante ornamentali perenni e annuali, come kokedama, opere d’ispirazione giapponese, e Plantarium Zen, specializzato in terrari in miniatura, composizioni di piante tropicali di ispirazione giapponese. L’Azienda Agricola Purgatorio invece presenta piante mellifere, che attirano api e impollinatori. Novità per il Vivaio Corazza che produce piante insolite da tutto il mondo. Il giardino di famiglia di Sommo infine è una flower farm, specializzata nella coltivazione di bulbi, semi di fiori “dimenticati” e rizomi di dalie.

Orticola, gli espositori

Marinella Pagani
Marinella Pagani

Tra i nuovi espositori spicca la capacità di creare complementi d’arredo per esterno solo con un filo di lino, un filo di lana e di ferro di Marinella Pagani da Buccinasco che presenta per la prima volta in mostra-mercato Lino, lana e filo di ferro. Ridare “nuova vita in nuovi giardini” a tavoli, vasi, panche, arredi antichi è invece la particolarità di Andrea Foschi. Daniele Delfino de l’Orchestra della Natura con il suo spettacolo interattivo racconterà le origini della musica e la poesia della natura che la ispira. Monica Ferroni presenterà il suo HOG Dogfuton, una morbida cuccia per cani ispirata all’antica tradizione giapponese. Non mancano gli allestimenti floreali e abbigliamento creativo con Plantanova.

Orticola per Milano

Orticola per Milano
Orticola per Milano

Anche quest’anno i proventi derivanti dalla vendita dei biglietti d’ingresso sono destinati al verde pubblico milanese. Termina per ora, con il 2023, la lunga esperienza — quasi dieci anni – di manutenzione del Giardino Perego di via dei Giardini, ormai interamente riqualificato. Una parte degli introiti resterà ai Giardini Pubblici Indro Montanelli per la cura dell’Aiuola dei Cerbiatti, de “L’Altra Pergola. Omaggio a Leonardo”, il pergolato di gelsi nel Cortile delle Armi del Castello Sforzesco e del Giardino di Palazzo Reale. Altre iniziative portate avanti dall’associazione riguardano la Corte d’Ingresso della Galleria d’Arte Moderna e la riqualificazione del Cortile di Palazzo Dugnani. Il 2023 vede un nuovo impegno a favore della città, quello degli spazi verdi adiacenti a piazza Santo Stefano.

Orticola, scopriamo il Giappone

Bonsai
Bonsai

Quest’anno il viaggio di Orticola farà tappa in particolare in Giappone, per omaggiare i suoi meravigliosi bonsai. Presenza costante per Orticola su questo tema è Crespi Bonsai con sede a Parabiago, il primo centro italiano specializzato nei bonsai fin dalla fine degli anni Settanta. Da Le Aromatiche di Bolsena possiamo trovare zanthoxylum armatum, mentre Rifnik Garden dalla Slovenia, specializzato in piante alpine, presenta arisaema ringens, una perenne tuberosa proveniente dal Giappone. Sempre da questa terra arrivano le Hosta, piante amanti dell’ombra utilizzate come tappezzanti o piante da bordura, portate in mostra da Vivaio delle Commande.

Pizzoni, vice presidente di Orticola: «Le specie giuste, al momento giusto e nei luoghi giusti»

«L’aspetto più bello di Orticola è il fatto che gli espositori si affezionano all’organizzazione, per questo tornano edizione dopo edizione», spiega l’architetto Filippo Pizzoni, vicepresidente di Orticola di Lombardia, l’associazione senza scopo di lucro che organizza la
mostra-mercato Orticola.

Filippo Pizzoni
Filippo Pizzoni

Perché Orticola raccoglie ogni anno sempre più consensi?
«Sono molti gli espositori che partecipano dal primo anno: i Barni di Rose Barni, Anna Peyron, Didier Berruyer de Il Giardino Vivace, Edoardo Nogaro de il Principe Iris, Roberta Marchesi e Enrico Riva de Il Peccato vegetale, i Fratelli Gramaglia. Sono tutti nomi che hanno scritto e scrivono la storia del vivaismo specializzato italiano».

Ci sono, tra i ritorni, anche espositori stranieri?
«Ci sono tre presenze d’oltreconfine davvero eccellenti come Gerard Weiner della Pépinière Botanique de Vaugines (Francia), RIFNIK garden & plants (Slovenia) e Uhlig Kakteen (Germania). Ne siamo orgogliosi».

Il tema scelto per quest’anno è “l’intelligenza dei fiori”. Come lo si approfondisce in un’epoca in cui sembra che la Terra non sia più materia di studio per l’uomo?
«Per questo lo abbiamo scelto: partiamo da un libro del 1907 di un Premio Nobel per dire che le piante sono esseri viventi particolarmente affascinanti, oltre a essere gli esseri viventi più numerosi della Terra. Abbiamo molto da imparare da loro, dalle loro capacità, e non dovremmo mai essere in conflitto con il loro mondo, ma adattarci ed evolverci».

Sono anni in cui la siccità desta preoccupazioni.
«Le capacità adattative delle piante, al loro ambiente, sono infinite, e di conseguenza
si adatteranno a qualsiasi cambiamento, anche al peggiore. Si tratta di evoluzione:
l’adattamento non è immediato ma graduale. Quello che noi possiamo fare, nel nostro piccolo, è aiutare i nostri giardini piantando specie ad alta resistenza al caldo e alla mancanza d’acqua».

Un esempio?
«Le mediterranee. Hanno spine e peluria utilissime per difendersi dal sole e dal vento, radici estese e profonde per trovare l’acqua. Dobbiamo optare per pochi gesti, ma semplici: piantare le specie giuste, al momento giusto e nei luoghi giusti, e fare naturalmente molta attenzione a bagnarle bene nei primi tempi perché attecchiscano. Tutte queste precauzioni non vengono sempre rispettate. Piantare per veder morire, non solo non è etico, ma è
uno spreco antieconomico».

Le piante possono aiutare la collettività a ritrovare il buonsenso del “pollice verde” domestico?
«Le regole, anche qui, sono poche e semplici. Basta imparare a osservare le
piante. La scienza continua a progredire e a spiegarci sempre più cose a loro riguardo: informiamoci, e il nostro pollice verde non potrà che guadagnarci. Come per allevare un animale o crescere un figlio. Se tutti imparassero a considerare le piante degli esseri viventi, e non degli oggetti belli o utili, il buonsenso generale ne migliorerebbe, non solo la nostra coltivazione casalinga».

A quale numero di visitatori puntate per l’edizione 2023?
«Il nostro pubblico da anni si attesta tra i 26 e i 30mila: la differenza la fanno le condizioni climatiche, come la pioggia ad esempio e, visto che si tratta di una flessione di poco più del 10%, significa che chi ama davvero le piante e la natura non si fa davvero scoraggiare dal brutto tempo».

Le piante e i fiori che sono attualmente in tendenza?
«L’interesse per la natura, in realtà, non è così influenzato dal mercato: le piante grasse sono sempre un must per chi desidera cominciare a dedicarsi al giardinaggio, ma se vogliamo guardare come si muove la domanda, man mano che si impara a conoscere le piante si resta sempre più affascinati da quelle che ci piace definire ‘intelligenti’. Tra queste
le orchidee, che non sono solo belle ma anche molto astute nell’attrarre i loro
impollinatori, o le piante carnivore, così abili e capaci che non possono che lasciarci ammirati e incantati».

In breve

FantaMunicipio #27: quanto ci fa bene l’associazionismo cittadino

Pranzi, musica, poesia, arte, intrattenimento, questionari, flash mob e murales: tutto all'insegna dell'associazionismo cittadino e delle comunità che popolano...