14.8 C
Milano
30. 04. 2024 03:18

Milan-Napoli, poco Kvara, tanto Maignan e la bandierina di Leao: cosa ci lascia il primo atto di Champions

L'andata dei quarti di finale termina 1-0 in favore dei rossoneri, resta ancora tutto aperto in vista della gara del Maradona

Più letti

Basta un gol di Ismael Bennacer a decidere Milan-Napoli, andata dei quarti di finale di Champions League. Pioli infligge un’altra sconfitta a Spalletti – la seconda nel giro di dieci giorni -, meno pesante nel punteggio rispetto allo 0-4 al Maradona ma che permette ai rossoneri di mettere il muso avanti nella corsa alle semifinali.

Milan-Napoli, il fattore Brahim Diaz

Più che a Napoli-Milan di inizio aprile, la gara di San Siro è sembrata più ricalcare quanto visto a marzo in Milan-Tottenham. Passata la tempesta partenopea dei primi minuti, con Kvaratskhelia vicino al gol dopo 50 secondi e poi progressivamente scomparso dal campo, Theo Hernandez e compagni hanno sfruttato con cinismo una delle rare occasioni dei primi 40 minuti. A spaccare la partita ci ha pensato ancora Brahim Diaz, che si conferma di una strabiliante leggerezza mentale nei match più delicati: sua la giocata che ha spezzato in due il Napoli permettendo a Bennacer di fulminare Meret con il sinistro.

Milan-Napoli
Mike Maignan, tra i migliori di questo Milan-Napolili

Maignan tra i migliori di Milan-Napoli

Un duro colpo per il Napoli, che nei successivi 5 minuti è stato graziato prima da Tonali – palla “masticata” a pochi passi dalla porta – e dalla traversa colpita da Kjaer al tramonto del primo tempo. Il Napoli ci prova nella ripresa ma in 4 minuti Anguissa si prende due gialli – entrambi propiziati da Hernandez – e lascia i suoi in inferiorità numerica. Paradossalmente l’occasione più ghiotta degli azzurri arriva proprio in 10: una grande parata di Maignan su Di Lorenzo permette al Milan di aggiudicarsi il primo round.

Le tre parole di oggi? Scoprile in newsletter!

Post Milan-Napoli, il nervosismo di Spalletti

Appuntamento martedì sera al Maradona per la resa dei conti. Con un Napoli privo di Anguissa e Kim – ammonito, era diffidato – ma con un Osimhen in più, così come annunciato da Spalletti in un post partita nervoso. Al tecnico toscano non è andata giù la gestione dei cartellini dell’arbitro Kovacs, reo di aver risparmiato il giallo prima a Krunic e poi a Leao, colpevole di aver calciato una delle bandierine. Ammonizione che sarebbe stata giusta a norma di regolamento e sul quale Spalletti – sempre molto brillante nella sua ironia dopo le vittorie, molto meno dopo le sconfitte – ha calcato parecchio la mano.

In breve

FantaMunicipio #27: quanto ci fa bene l’associazionismo cittadino

Pranzi, musica, poesia, arte, intrattenimento, questionari, flash mob e murales: tutto all'insegna dell'associazionismo cittadino e delle comunità che popolano...