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30. 04. 2024 02:44

Lasciare l’erba alta in città senza tagliarla: la nuova politica verde di Milano

L'annuncio: l'erba non verrà più tagliata in 54 aree verdi della città, siete d'accordo?

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Milano ha deciso di lasciare l’erba alta in città, per la precisione in 54 aree verdi, coprendo una superficie di 1.3 milioni di metri quadrati sui 19 milioni totali di aree verdi gestite dal Comune. Questa scelta, annunciata da Elena Grandi, assessora all’ambiente e al verde, sembra guidata da buone intenzioni ambientaliste, volendo preservare la biodiversità e mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici mantenendo l’umidità nei terreni. Tuttavia, la decisione solleva alcune questioni importanti e meriterebbe una riflessione più approfondita.

Lasciare l’erba alta in città senza tagliarla: è giusto?

Primo, l’intenzione di tutelare la biodiversità e conservare l’umidità del suolo è ammirevole, ma il metodo scelto potrebbe non essere il più efficace o apprezzato dai cittadini. Lasciare l’erba alta in città e nelle sue aree estensive, inclusi parchi attrezzati e lungo le carreggiate ad alto traffico, potrebbe non solo alterare l’estetica urbana, ma anche influire negativamente sull’usabilità di queste aree. I parchi sono spazi di svago, dove famiglie e sportivi si aspettano di trovare un ambiente curato e accessibile. Un’erba troppo alta può ostacolare attività come il gioco dei bambini, il jogging o semplicemente il camminare, rendendo questi spazi meno invitanti e meno fruibili.

La vita quotidiana dei milanesi sarà sicuramente influenzata

Inoltre, l’assessora Grandi ha menzionato che queste misure non impatteranno le aree molto frequentate, ma è difficile credere che modifiche così estese non influenzeranno la vita quotidiana dei milanesi. Ad esempio, la decisione di lasciare l’erba alta intorno a un platano nei Giardini Montanelli per un progetto sulla biodiversità può sembrare minore, ma anche piccoli cambiamenti possono avere grandi ripercussioni su come gli spazi vengono percepiti e utilizzati dal pubblico.

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Un altro aspetto critico di questa politica riguarda la manutenzione e la sicurezza. L’erba alta può nascondere rifiuti, diventare un rifugio per insetti e parassiti e, in alcuni casi, aumentare il rischio di incendi durante i mesi più caldi. Senza un piano chiaro e dettagliato su come queste aree verranno gestite e mantenute sicure, l’idea di trascurare il taglio dell’erba potrebbe rivelarsi più problematica che utile.

Questa politica verde di Milano potrà avere un futuro?

La politica verde di Milano, sebbene guidata da nobili intenti ambientali, solleva dunque legittime preoccupazioni. Una città come Milano, nota per il suo dinamismo e per essere alla frontiera delle politiche urbane sostenibili, dovrebbe forse considerare approcci più bilanciati e meno invasivi, che non compromettano l’accessibilità e la fruibilità dei suoi spazi verdi.

In conclusione, mentre l’iniziativa di lasciare l’erba alta potrebbe sembrare un passo audace verso una Milano più verde e sostenibile, è fondamentale valutare attentamente gli effetti a lungo termine di tali politiche. Le decisioni che influenzano gli spazi comuni devono bilanciare gli obiettivi ambientali con le esigenze e le aspettative dei cittadini, assicurando che Milano rimanga una città vivibile e accogliente per tutti.

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