Violenza di genere e guerra sono i temi della nona edizione del Festival dei Diritti Umani. L’evento in programma dall’8 al 10 maggio alla Fabbrica del Vapore si conferma la principale iniziativa di sensibilizzazione in Italia, coinvolgendo più di 20.000 studenti in incontri, laboratori e attività di gamification.
Festival dei Diritti Umani, nona edizione
Quest’anno l’attenzione si concentrerà proprio sui ragazzi con un programma mattutino dedicato a loro. Anche quest’anno, saranno affrontati i temi del disagio giovanile, con momenti dedicati al supporto professionale e alle testimonianze di esperti. Tra gli argomenti trattati, le difficoltà affrontate dalle persone con disabilità e i disturbi alimentari.
Festival dei Diritti Umani, ospiti
Per parlare di violenza di genere e violenza legata alla guerra ci saranno grandi ospiti. Tra i tanti, da segnalare l’8 maggio l’appuntamento Unite – Azione letteraria e Amnesty International Italia che vedrà gli interventi, tra gli altri, di Irene Soave, giornalista, il cui libro “Lo statuto delle lavoratrici” è in uscita per Bompiani. Ma anche l’incontro con Jean Paul Habimana, che riporterà il suo ricordo del genocidio in Ruanda di cui ricorre il trentesimo anniversario, e quello con Anna Maria Mizzi, anestesista di Medici Senza Frontiere.
Festival dei Diritti Umani, eventi
Il 9 maggio andrà invece in scena il reading di “Salam/Shalom. Due padri” che racconta la storia vera di un padre israeliano e un padre palestinese, accomunati dalla perdita atroce delle proprie figlie nel vortice di violenza che attanaglia il Medio Oriente. Il Festival si chiuderà con un DJ set al Tempio del Futuro Perduto dal titolo DJ4HR DJs for Human Rights in cui il pubblico avrà l’occasione di incontrare in modo informale alcuni degli ospiti intervenuti alla tre giorni.