Conto alla rovescia a Campsirago dove venerdì prenderà il via la ventiquattresima edizione de Il Giardino delle Esperidi Festival, dieci giorni di teatro in mezzo alla natura in provincia di Lecco, a poco più di mezz’ora di macchina da Milano. Come sempre il programma è più che mai ricco, messo insieme dal direttore artistico Michele Losi. Info e programma su ilgiardinodelleesperidifestival.it.
Il Giardino delle Esperidi Festival dal 23 giugno al 2 luglio
La residenza di Palazzo Grambassi è quasi completa, questo vi ha permesso di ampliare il programma?
«Abbiamo la possibilità di utilizzare nuovi spazi. Uno sarà dedicato al Jazz Cafè e permetterà agli ospiti del Giardino delle Esperidi Festival di fermarsi alla fine degli spettacoli serali per ascoltare musica live».
Come mai la scelta di inserire nel programma uno spettacolo all’alba e uno al tramonto?
«Perché alba e tramonto sono due momenti molto evocativi della giornata in cui anche la natura e gli animali sono attivi in modo diverso rispetto al resto della giornata. Il Giardino delle Esperidi Festival fa sempre più attenzione alla luce e al suono. Uno spettacolo è La capra, un lavoro teatrale inserito nel paesaggio della compagnia Bocchi/Scarrocchia. Si tratta di una prima nazionale. Il secondo spettacolo è Sun followers che rappresenta la continuazione delle camminate Following the sun fatte lo scorso anno, sarà un grande concerto sonoro e visivo in un luogo molto suggestivo».
Quanto è importante il bacino milanese per il Il Giardino delle Esperidi Festival?
«Molto importante e lo diventa sempre di più. Anche se un festival nel bosco può sembrare distante anni luce dalla città, ma noi siamo molto in sintonia con il pubblico e con le realtà teatrali milanesi».