«Nel 2020 quasi una persona su due che si è rivolta alla Caritas l’ha fatto per la prima volta, molte le famiglie con minori. Aumenta il peso degli italiani e degli individui nella fascia tra i 18-34 anni, coloro che fanno più fatica a entrare nel mondo del lavoro. Ma questa pandemia sta colpendo in modo sproporzionato le donne, molto più della crisi economica del 2008».
Così Franca Maino, professore associato di Scienze Sociali e Politiche dell’Università Statale di Milano, spiega il Rapporto Caritas 2020: «Improvvisamente sono apparse fasce sociali di povertà mai conosciute, che possiamo chiamare i nuovissimi poveri». Alla luce degli ultimi allarmanti dati Istat sulle nuove povertà scaturite dall’emergenza sanitaria, ha preso forma Cuore Visconteo, nato per contrastare le forme delle nuove povertà che colpiscono fasce di popolazione che prima della pandemia non ne erano toccate.
Il progetto, promosso dalla Fondazione Comunità Milano, raccoglie la sfida di Fondazione Cariplo che punta sulle Fondazioni di Comunità e sulla loro capacità di aggregare competenze e risorse territoriali.
Undici Comuni
È stato individuato come zona d’intervento il territorio dell’Ambito Distrettuale Visconteo Sud Milano, che comprende undici Comuni dell’area Sud-Ovest della città metropolitana: Rozzano, Pieve Emanuele, Locate di Triulzi, Opera, Basiglio, Lacchiarella, Zibido S.G, Binasco, Casarile, Noviglio, Vernate.
Un tessuto economico-sociale già fragile, che somma nuove difficoltà a marginalità pregresse e che comprende 125.000 abitanti, circa 53.000 nuclei famigliari, concentrati per due terzi a Rozzano, Pieve Emanuele, Locate di Triulzi e Opera.
Le risorse destinate al progetto confluiscono sul Fondo Cuore Visconteo che, partendo da una prima dotazione messa a disposizione da Fondazione Cariplo e Fondazione Peppino Vismara, raccoglierà le donazioni derivanti dal fundraising (già confermata una donazione dell’Unione Buddista Italiana), da contributi di cofinanziamento della Fondazione Comunità Milano e da Value-In-Kind messo a disposizione da enti del Terzo Settore (Banco Alimentare, Banco Farmaceutico, ma non solo). Il valore delle risorse economiche attivate è nell’ordine di 1,5 milioni di euro per la prima fase.
Cinque direttrici
Il progetto affronta la povertà lungo cinque direttrici: Povertà Alimentare, con la creazione di un hub alimentare a Opera e il potenziamento del social market di Rozzano; Povertà Sanitaria, grazie alla raccolta e distribuzione di farmaci e ad un sistema di visite mediche a costi calmierati e alle “visite sospese”, derivanti dallo sviluppo di accordi con enti sanitari; Povertà Educativa, coinvolgendo i genitori, le scuole, gli spazi di aggregazione giovanile del territorio, per promuovere iniziative educative e socializzanti per bambini e genitori, orientare e offrire esperienze formative a adolescenti, attraverso laboratori educativi e occasioni di partecipazione e cittadinanza attiva, contrastare l’abbandono scolastico; Povertà Abitativa, con un budget per la copertura dei costi di piccoli interventi di riparazione della casa ed eventuali coperture di rate affitti/mutuo, anche attraverso strumenti di finanzia etica; Formazione e Lavoro, per avvicinare domanda e offerta e potenziare l’occupabilità attraverso orientamento al lavoro per adulti e giovani disoccupati, formazione professionale e infine tirocini professionalizzanti, puntando alla creazione di network con le aziende del territorio.
Info: fondazionecomunitamilano.org