Il serpentone di Fridays For Future partito questa mattina da piazza Cairoli ha raggiunto piazza Thomas Edison dove i giovani attivisti hanno versato vernice nera e sparso armi finte davanti alla sede dell’Unicredit.
Il gesto contro il ruolo delle banche nella crisi climatica
Muoversi in bicicletta e fare la differenziata a volte non basta per lottare contro la crisi climatica. Soprattutto quando si tratta di investimenti. Gli istituti di credito sono infatti sempre di più al servizio delle aziende belliche italiane. I maggiori gruppi bancari coinvolti nelle maggiori operazioni per esportazioni di sistemi militari sono Unicredit, Deutsche Bank e Intesa Sanpaolo. Ed è proprio davanti alla sede dell’Unicredit, e agli sguardi sbigottiti degli impiegati, che i manifestanti hanno compiuto il gesto simbolico. Un’azione per ricordare e sottolineare – come già lo scorso 1 aprile aveva fatto Extinction Rebellion – il ruolo delle banche non solo nelle questioni belliche, ma anche in sostegno all’industria fossile. Nell’ultimo anno, hanno aumentato del 34% i loro investimenti nella ricerca ed estrazione di petrolio e gas nell’Artico e del 134% nella ricerca ed estrazione di petrolio e gas offshore.