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29. 04. 2024 22:12

L’onda su Citylife: alla scoperta del tassello mancante CityWave

Si chiama CityWave il building direzionale di nuova generazione che segnerà il completamento dell’avveniristico quartiere

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Ha ancora un senso a Milano progettare e costruire grandi edifici che ospitano uffici, per quanto belli e innovativi essi siano, dopo che nell’ultimo anno e mezzo di lockdown alterni abbiamo sperimentato la funzionalità dello smartworking? Viene da chiederselo, assistendo alla presentazione di CityWave, il building direzionale di nuova generazione che segna il completamento di CityLife e che una settimana fa ha visto la posa della prima pietra, sullo sfondo delle magnifiche tre torri ormai emblema del nuovo skiline milanese.

CityWave, un’onda per lo skyline milanese

Costituirà un nuovo punto di accesso a CityLife, con la realizzazione nei pressi di Largo Domodossola di due edifici, denominati East e West, uniti da una caratteristica struttura dinamica che ricorda un’onda (da cui il nome CityWave), della lunghezza di oltre 200 metri, attraversata da un’estesa area verde.

Avrà una superficie di circa 63.000 mq, destinata prevalentemente ad uffici e retail, che si aggiungerà agli attuali 130.000 mq nel Business District di CityLife. Un progetto bellissimo, sia dal punto di vista estetico che da quello della sostenibilità, poiché sarà alimentato esclusivamente da fonti rinnovabili, rappresentando il primo edificio ad uffici a superare l’impatto zero. La data di consegna prevista è il 2025, con un investimento che si aggira tra i 170 e i 180 milioni di euro.

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citywave

Energia “in presenza”. «Grazie al lockdown abbiamo realizzato che oggi non è più un dramma se il bambino si ammala e per due giorni il genitore deve restare a casa dall’ufficio, perché può lavorare tranquillamente da remoto, ma il “luogo ufficio” ospita l’energia che scaturisce da un gruppo di persone che si incontrano dal vivo – ha spiegato durante la presentazione di CityWave l’Amministratore Delegato di Generali Real Estate SpA e Presidente di CityLife Aldo Mazzocco –. Avremo le piattaforme online, faremo coesistere le due cose e gli uffici avranno un nuovo concept innovativo, ma serve ancora stare insieme, bere il caffè faccia a faccia, perché “quella roba lì” ce l’hai solo di persona».

Gli fa eco il carismatico Bjarke Ingels, Founding Partner di BIG-Bjarke Ingels Group, che ha firmato il progetto Citywave: «Andare ad incontrare i colleghi serve a trovare soluzioni insieme e il luogo dove questo avviene deve essere stimolante, servire a far scaturire la creatività e a condividerla. Io voglio creare questo con i miei progetti: dare forma a ciò che non ha ancora una forma, quindi dare forma al futuro, alle città dove vorremmo viver in futuro».

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