Adesso c’è da preoccuparsi. Seriamente. Il Milan continua a comportarsi da “Dr Jekyll e Mr Hyde”, mostrando enormi lacune in campionato e mostrandosi lontano anni luce da quello che, in sei giorni, si giocherà l’accesso alla finale di Champions League nel derby più importante degli ultimi vent’anni. Il problema del Diavolo è che la coperta è estremamente corta e più si va avanti nella competizione attuale più pare mettere a repentaglio la Champions del prossimo anno.
Il turnover fa male al Milan
Mercoledì i rossoneri sono andati incontro all’ennesimo flop di questa Serie A, riuscendo solo al 93’ a pareggiare contro una Cremonese con un piede in Serie B. Una prestazione scialba, che ha evidenziato ancora una volta come il turnover faccia male a questa squadra, e che Pioli – assolutamente non esente da colpe – possa di fatto contare su non più di 13-14 giocatori, dato che le alternative non sono all’altezza nei momenti decisivi.
Adesso arriva una partita molto complicata per il Milan, che domani alle 15.00 ospiterà a San Siro (sold-out) la Lazio in una trentatreesima giornata che dirà tantissimo sulla corsa Champions, visto che si disputeranno anche altri due scontri diretti: Roma-Inter e Atalanta-Juventus. In altre parole, le sei squadre che si giocano i tre posti dietro il Napoli saranno tutte una di fronte all’altra.
Contro i biancocelesti – secondi in classifica a +6 sul Milan – Pioli dovrebbe tornare ad affidarsi agli undici “titolarissimi”, con Kjaer e Tomori al centro della difesa con ai lati Calabria e Theo Hernandez, Tonali-Krunic-Bennacer in mediana e Leao e Diaz a supporto di Giroud. Ora è davvero vietato sbagliare: il quarto posto è distante due punti, e restare fuori dalla principale competizione europea è un lusso che il Diavolo non può assolutamente concedersi.