Lo strano caso di Benjamin Button, romanzo di Francis Scott Fitzgerald e film di successo con protagonista Brad Pitt arriva a teatro grazie all’adattamento di Pino Tierno e alla regia Ferdinando Ceriani. Una versione tutta italiana intitolata La vita al contrario che vede sul palco Giorgio Lupano nei panni di Nino Cotone, nato ottantenne nel corpo di un bambino.
Nel film l’effetto visivo di questo personaggio che da anziano ringiovanisce era molto forte, come si ottiene a teatro?
«Sul palco c’è un attore con il suo corpo e la sua voce che possono cambiare e adattarsi raccontando una storia aldilà delle parole. Poi entrano nella storia altri personaggi come la mamma, i compagni di giochi, il professore dell’università, la donna di cui è innamorato. Usiamo solo scena e luci, è stata una grande fatica, ma anche una grande soddisfazione»
La storia italiana come si inserisce nel racconto?
«È sempre sullo sfondo come nel racconto di Fitzgerald. Serve a far capire che si passa dalla seconda metà dell’800 fino agli anni ’60 del ‘900. Si cita lo scoppio della guerra, ci sono musiche dell’epoca dal charleston alle canzoni di Mina».
A livello personale che esperienza è stata?
«Mi ritengo fortunato perché è un testo bellissimo scritto 102 anni fa, ma ancora attuale. Ci si chiede se è giusto assecondare le aspettative degli altri per essere accettati o se è meglio imporre la propria personalità».
Da stasera a sabato alle 20.30
Domenica alle 16.30
Teatro Litta
Corso Magenta 24, Milano
Biglietti: da 30 euro su mtmteatro.it